Notizia ANSA del 9 luglio prelevata dal sito www.stranieriinitalia.it - Immagine dal sito www.rainews24.it
Partirà nei primi giorni della prossima settimana il censimento della comunità nomade di Roma. La decisione è stata presa al termine della riunione del gruppo interforze svolta questo pomeriggio in Prefettura a Roma a cui ha partecipato il commissario straordinario per l'emergenza nomadi, Carlo Mosca. La decisione di posticipare l'avvio del censimento, che in questa prima fase riguarderà i 50 campi abusivi presenti sul territorio capitolino, è dovuta anche al parere che il Garante della Privacy darà nella giornata di domani sui documenti predisposti dalla Croce Rossa: il foglio-notizia e la tessera sanitaria. La tessera è stata approntata dalla Cri mutuando l' esperienza già avvenuta in Albania qualche anno fa. Il documento prevede una foto di riconoscimento, i dati identificativi del soggetto censito ed informazioni di carattere sanitario, come ad esempio eventuali patologie o vaccini effettuati. La tessera non conterrà dati relativi all'etnia di appartenenza e potrà essere utilizzata per accedere alle campagne di vaccinazioni e di scolarizzazione. E' in fase di studio anche la possibilità di usufruire tramite la tessera di borse di studio ad hoc. I dati saranno quindi inseriti in una data-base della Croce Rossa che sarà consultabile solo su ordine specifico della magistratura. Saranno quindi circa 2.500 le persone censite in questa prima fase. La Croce Rossa metterà a disposizione circa 50 volontari che saliranno a 100 entro il 15 ottobre, data in cui dovrebbe terminare il censimento. Dopo gli insediamenti abusivi sarà la volta dei 22 campi autorizzati: in tutto si stima che l' operazione riguarderà circa 9.000 persone. Il presidente Massimo Barra ha assicurato che "non sarà una schedatura. I dati del censimento saranno trattenuti dalla Croce Rossa e utilizzati a scopi umanitari. Ci saranno dentro rilevazioni sulle vaccinazioni, sulle condizioni sociali e li daremo alle autorità - spiega Barra - solo in presenza di reati o perché richiesti dall'autorità giudiziaria". E sui minori Barra ha chiarito: "Saranno censiti, ma il censimento non ha niente a che vedere con le impronte digitali. Non è un problema della Croce Rossa, ma di ordine pubblico che a noi non interessa". Intanto è già stata fissata una conferenza stampa per il 18 luglio nella sede della Croce Rossa durante la quale verranno illustrati i risultati di questa prima fase del censimento della comunità nomade.
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