Nota stampa ASCA del 14 agosto 2008
(Immagine prelevata dal sito di RAINews24)
GEORGIA: FARNESINA, PRONTI DUE VOLI UMANITARI
In risposta alla richiesta georgiana di aiuti umanitari e su indicazioni del ministro degli Esteri, Franco Frattini, la Farnesina ha disposto l'organizzazione di due voli umanitari per un valore di circa 460.000 euro.
Da "Il Velino", Agenzia di Stampa diretta da Daniele Capezzone, del 14 agosto 2008.
INTERVISTA A MASSIMO BARRA.
Mentre si consolida il cessate il fuoco tra Tblisi e Mosca, le organizzazioni umanitarie si attivano per prestare assistenza ai civili rimasti coinvolti negli scontri dei giorni scorsi. IL VELINO ha intervistato Massimo Barra, medico chirurgo, presidente della Croce Rossa Italiana (CRI) e Vicepresidente della Commisssione Permanente della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale. “Siamo in stretto contatto con la Croce rossa georgiana (CRG) che ci ha comunicato l’impellente necessità di assistere circa 100mila internally displaced people, ossia sfollati e rifugiati”. Molti di questi, spiega Barra, si affollano alle porte di Tblisi “e non hanno assolutamente nulla con sé. I colleghi georgiani ci hanno chiesto in particolare di allestire delle cucine da campo e di inviare una missione che sia in grado di sfamare 15mila persone al giorno”. Un notevole sforzo logistico per il quale la CRI ha chiesto il supporto del ministero degli Esteri. “La Farnesina – spiega ancora Barra – ha messo a disposizione tre aerei: due turboreattori Ilyushin e un Hercules”.
Operando su richiesta della CRG, la CRI interviene nell’ambito di un rapporto bilaterale. Il che significa che gli aiuti organizzati dalla CRI non insisteranno su zone dove si spara ancora – “là agisce direttamente la Croce Rossa Internazionale o una Società Nazionale di Croce Rossa da questa espressamente delegata” – ma in quelle dove le armi tacciono. “Con i tre aerei del Mae – riprende Barra – contiamo di trasportare le cucine da campo, le celle frigorifere e i viveri conservabili. Quelli deperibili sembra che dovremo prenderli in Armenia. E con noi ci saranno 30 persone del Servizio interventi di emergenza”. I voli dovrebbero lasciare l’Italia “entro lunedì, poi vedremo come organizzare le operazioni successive”. Quanto alla durata dell’intervento della CRI, Barra non può fare previsioni precise ma afferma: “Credo che non durerà poco. E che chiederemo aiuto al popolo italiano”.
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