Rielaborazione di una notizia pubblicata sul sito del Comitato Centrale ed elaborata dall'Ufficio Stampa e Comunicazione C.R.I.
(Coordinamento operativo: Dr. Fausto Taverniti)
Nell'immagine, prelevata dal web, il Sottosegretario di Stato con delega alla Salute, Francesca Martini.
Si è svolto mercoledì 16 luglio presso la sede del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali un incontro tra il Sottosegretario Francesca Martini e il Presidente Nazionale della CRI.
Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, con delega alla trattazione e alla firma degli atti relativi alla Croce Rossa Italiana, ha espresso grande soddisfazione per l’incontro che costituisce un primo contatto informale con il Presidente Barra volto ad analizzare le maggiori problematiche che riguardano la storica Associazione di volontariato.
Il Presidente Barra ed il Sottosegretario Martini hanno concordato sull’inopportunità di procedere alla costituzione della tesoreria unica dal momento che anche la Croce Rossa Italiana, pure alla luce della sua attuale forma giuridica di ente di diritto pubblico non economico, andrà ricollocata a livello normativo nel quadro più ampio di riforma dell’ente, il cui iter si profilerà a partire dal mese di settembre.
La vera forza della Croce Rossa Italiana, concordano il Sottosegretario Francesca Martini e il Presidente Massimo Barra, è nella capillarità dei comitati locali costituiti da cittadini volontari che operano con competente dedizione al servizio della Comunità. Pertanto non si devono porre ostacoli di tipo burocratico ed amministrativo al pieno estrinsecarsi di queste energie e capacità operative.
Il Sottosegretario Francesca Martini a conclusione dell’incontro ha affermato che “il ridisegno della CRI, pur nell’obiettivo di preservare la sua grande storia e credibilità maturata anche in campo internazionale, dovrà riconfigurarsi in un'ottica federalista che permetterà alle realtà territoriale una pressoché totale autonomia operativa con le conseguenti responsabilità. La Croce Rossa Italiana, grazie alle sue risorse professionali e di volontariato che operano in 186 Paesi, potrà continuare ancora più efficacemente la propria meritoria opera all’interno di un nuovo quadro normativo svecchiato e semplificato”.
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