Da "Fanoinforma.it" di ieri.
E’ rientrata a casa in questi giorni la delegazione del Progetto “Un sorriso per la Bosnia”, di ritorno da Bratunac, in Bosnia Herzegovina, sede dell’incontro con le famiglie degli orfani di guerra sostenuti a distanza da “tutor” marchigiani.
Era il 1996, quando i volontari della Croce Rossa Italiana di Sant’Angelo in Vado sono partiti per la prima volta, per una missione nei campi profughi di Bosnia dal titolo: ‘trenta marchi al mese per sostenere un orfano”, che consegnava nelle mani dei genitori e dei parenti superstiti alla guerra le quote dei “tutor” italiani. Quest’anno, oltre alla busta con duecentoventi euro, dono del tutor, ogni orfano ha ricevuto una coperta di lana, un kit di materiale scolastico ed un kit di abbigliamento, preparati dai volontari della Croce Rossa di Sant’Angelo in Vado, donati dalle famiglie dei volontari, da associazioni e da privati in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Era il 1996, quando i volontari della Croce Rossa Italiana di Sant’Angelo in Vado sono partiti per la prima volta, per una missione nei campi profughi di Bosnia dal titolo: ‘trenta marchi al mese per sostenere un orfano”, che consegnava nelle mani dei genitori e dei parenti superstiti alla guerra le quote dei “tutor” italiani. Quest’anno, oltre alla busta con duecentoventi euro, dono del tutor, ogni orfano ha ricevuto una coperta di lana, un kit di materiale scolastico ed un kit di abbigliamento, preparati dai volontari della Croce Rossa di Sant’Angelo in Vado, donati dalle famiglie dei volontari, da associazioni e da privati in collaborazione con l’amministrazione comunale.
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