Dal sito istituzionale della Giornata delle Marche (clicca qui).
La Giornata delle Marche ha una sua data di nascita precisa: domenica 3 luglio 2005 ore 16.
Tutto accadde in Argentina, un paese dove si è concentrata maggiormente l’emigrazione dei nostri corregionali tra l’800 ed il 900. Raccolte in due Federazioni, sono quaranta le associazioni riconosciute ed attive nel territorio.
In quell'occasione è nata l’idea che la Regione Marche si facesse promotrice di un'iniziativa: dedicare, un giorno dell’anno, ai festeggiamenti della “marchigianità”. Come data fu scelta il 10 dicembre, il giorno in cui abitualmente ed in ogni parte del mondo, i nostri residenti all’estero si ritrovano per la solennità della Madonna di Loreto, riconosciuta universalmente come riferimento ideale e spirituale della propria terra e delle proprie origini.
L’idea, proposta al Consiglio Regionale, fu trasformata ben presto in legge regionale, la n. 26 del 1 dicembre 2005.
Il principio su cui si incardina la legge è quello di contribuire alla conoscenza ed al rafforzamento del concetto di appartenenza alla comunità regionale. Una regione di modeste dimensioni la nostra, che, sempre più, a partire dai suoi valori, dalla sua cultura, dal suo operare, si è “allargata” e aperta al mondo.
Tutto accadde in Argentina, un paese dove si è concentrata maggiormente l’emigrazione dei nostri corregionali tra l’800 ed il 900. Raccolte in due Federazioni, sono quaranta le associazioni riconosciute ed attive nel territorio.
In quell'occasione è nata l’idea che la Regione Marche si facesse promotrice di un'iniziativa: dedicare, un giorno dell’anno, ai festeggiamenti della “marchigianità”. Come data fu scelta il 10 dicembre, il giorno in cui abitualmente ed in ogni parte del mondo, i nostri residenti all’estero si ritrovano per la solennità della Madonna di Loreto, riconosciuta universalmente come riferimento ideale e spirituale della propria terra e delle proprie origini.
L’idea, proposta al Consiglio Regionale, fu trasformata ben presto in legge regionale, la n. 26 del 1 dicembre 2005.
Il principio su cui si incardina la legge è quello di contribuire alla conoscenza ed al rafforzamento del concetto di appartenenza alla comunità regionale. Una regione di modeste dimensioni la nostra, che, sempre più, a partire dai suoi valori, dalla sua cultura, dal suo operare, si è “allargata” e aperta al mondo.
La Giornata delle Marche si ripropone quindi come uno straordinario momento di condivisione, di riflessione e di rilancio della nostra presenza in Italia e nel mondo.
Una regione, le Marche, importante nel contesto nazionale ed internazionale se considerata globalmente: la nostra popolazione si raddoppia se consideriamo anche i marchigiani che vivono “altrove”, persone che con noi hanno mantenuto un rapporto fecondo; tanti, vogliono riallacciarlo e viverlo questo rapporto, perché lo sentono come significativo nella loro quotidiana identità e ne avvertono la mancanza.
Una regione, le Marche, importante nel contesto nazionale ed internazionale se considerata globalmente: la nostra popolazione si raddoppia se consideriamo anche i marchigiani che vivono “altrove”, persone che con noi hanno mantenuto un rapporto fecondo; tanti, vogliono riallacciarlo e viverlo questo rapporto, perché lo sentono come significativo nella loro quotidiana identità e ne avvertono la mancanza.
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