Rielaborazione di nota edita nel sito del Comitato Centrale CRI (elaborata dall'Ufficio Stampa e Comunicazione C.R.I.) e dal sito online di "Repubblica"
Un gruppo di operatori della Croce Rossa Internazionale formato da sette stranieri e dieci locali e' riuscito per la prima volta dall'inizio della guerra in Georgia a raggiungere la capitale dell'Ossezia del Sud, Tskhinvali. La missione e' iniziata con la visita all'ospedale principale della citta' che e' stato danneggiato per valutare la necessita' di strumenti medici e chirurgici. Tra le priorita' dell'intervento vi e' poi la ricerca di persone di cui si sono perse le tracce durante le ostilita'. Solo una parte degli abitanti della citta' e' riuscita a mettersi in contatto con i familiari che si sono rifugiati in posti sicuri. Funzionari della Croce Rossa Internazionale hanno inoltre chiesto alle autorita' sudossete di poter visitare le persone arrestate o incarcerate dall'inizio del conflitto. Il movimento di Croce Rossa sara' impegnato nei rifornimenti dei magazzini e nell'informare la popolazione dei rischi derivanti dalla presenza di munizioni inesplose.
Nel frattempo, da alcuni giorni un nucleo di operatori CRI, in sinergia con la Consorella georgiana e con la collaborazione di Volontari, sta lavorando presso una cucina di un orfanotrofio di Tbilisi, preparando circa 5.000 pasti al giorno per i profughi sparsi presso alcuni Centri di Accoglienza della Capitale e per i 25 bambini dell'orfanotrofio.
Il Convoglio CRI arrivato è stato accolto calorosamente e subito sono cominciati i lavori per il dispiegamento delle cucine che cominceranno a distribuire pasti caldi alle tendopoli e a coprire anche gli altri Centri di Accoglienza a Gori.
Il nucleo della Croce Rossa Italiana ha ricevuto la visita del Ministro degli Esteri canadese che si è complimentato con gli Operatori CRI per l'efficienza e la generosità.
Anche l'ACNUR e le altre Agenzie delle Nazioni Unite hanno espresso davanti al Ministro la loro gratitudine nei confronti della CRI per la tempestività, l'importanza e la concretezza dell' intervento. E' stata anche richiesta dal Comitato una ambulanza CRI per l'evacuazione di alcune persone vulnerabili dalla zona sotto controllo russo che si trova a circa 4 km da dove sta operando la CRI.
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