Notizia APcom del 25 ottobre 2008.
Foto: dal sito di Repubblica.
E' stata consegnata il 25 ottobre scorso la Medaglia d'oro della Croce Rossa Italiana alla memoria dell'ispettore capo di Polizia Filippo Raciti morto negli scontri tra tifosi allo stadio di Catania nel febbraio 2007.
L'onorificenza è stata ritirata dalla vedova Marisa Grosso Raciti, militante della Croce Rossa nel corpo delle infermiere volontarie, durante la cena di gala in occasione dei lavori del I Convegno Internazionale dei Donatori di sangue organizzato dal comitato provinciale di Milano della Croce Rossa Italiana.
Il riconoscimento per Raciti, che fu volontario dei donatori di sangue della Croce Rossa Italiana, è stato attribuito "per l'alta professionalità dimostrata nello svolgimento del proprio dovere, per la solidarietà dimostrata ai principi e agli ideali della Croce Rossa e per l'alto senso di umanità e abnegazione mostrata per prevenire le sofferenze, proteggere la vita e far rispettare la persona umana e le regole, sia durante il proprio lavoro che nella sua attività di volontariato".
In ricordo di Filippo Raciti il presidente del Comitato Provinciale di Milano della Cri Alberto Bruno sottolinea il "motivo di orgoglio e soddisfazione poter in questo contesto ricordare l'opera di un servitore dello Stato e nostro volontario che ha dedicato la sua vita al servizio della collettività e del prossimo".
Il riconoscimento per Raciti, che fu volontario dei donatori di sangue della Croce Rossa Italiana, è stato attribuito "per l'alta professionalità dimostrata nello svolgimento del proprio dovere, per la solidarietà dimostrata ai principi e agli ideali della Croce Rossa e per l'alto senso di umanità e abnegazione mostrata per prevenire le sofferenze, proteggere la vita e far rispettare la persona umana e le regole, sia durante il proprio lavoro che nella sua attività di volontariato".
In ricordo di Filippo Raciti il presidente del Comitato Provinciale di Milano della Cri Alberto Bruno sottolinea il "motivo di orgoglio e soddisfazione poter in questo contesto ricordare l'opera di un servitore dello Stato e nostro volontario che ha dedicato la sua vita al servizio della collettività e del prossimo".
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